Nessuna di queste due parole implica necessariamente l'altra, ma insieme convivono bene.
Puo' un cane essere contento, se pur non educato? Assolutamente
si.
E puo' un cane essere educato, ma non contento? Assolutamente
si.
Quindi, una condizione non determina necessariamente l'altra.
In questi lunghi anni in cinofilia, ne ho lette di ogni su questo argomento. Chi critica l'educazione, chi critica l'addestramento, chi critica entrambe, poi c'è chi lavora con i cani ogni giorno e usa il buon senso.
Quale buon senso?
Forse semplicemente quello di un genitore con i propri figli.
E rimbalzo la mia domanda a Voi, perchè un cane educato, se educato con rispetto, con gioia, con divertimento, con gioco e libertà, non dovrebbe essere anche contento?
Chi è un cane contento? penso sia totalmente soggettiva la risposta e sia anche dipendente da attitudini del cane, drive, selezione, genetica e personalità dell'individuo.
Se guardo i miei cani di oggi e quelli del passato, potrei sbilanciarmi dicendo che, un cane contento è quello che è amato, sereno, appagato nelle sue motivazioni e necessità, quello che puo' esser libero di odorare, viaggiare, scoprire nuovi posti, correre, lavorare (si, anche lavorare!) nuotare, riposare e comunicare con i suoi simili, oltre che con noi.
Ma se penso a certe razze, penso che la metà di queste cose, ai cani di quelle razze ( o incroci, ovviamente) non interessano proprio e non li renderebbero felici, anzi, forse gli creerebbero enormi disagi.
Quindi torniamo al fatto che non possiamo parlare per assoluti e non possiamo dare definizioni generiche quando parliamo di una specie cosi disomogenea come quella canina.
Ma vedendola da genitore, continuo a pensare che fornire le basi solide, accoglienti e rispettose di un'educazione, sia un dovere che ho nei confronti di mia figlia cosi come dei miei cani.
Proprio perche' li amo immensamente ed è mia responsabilità fornirgli gli strumenti per poter affrontare al meglio la vita sociale che avranno, superare alcune difficoltà che immancabilmente arriveranno, potersi vivere tutte le esperienze che potranno, al meglio.
Il Vocabolario Treccani ci da questa definizione di Educazione: educare v. tr. [dal lat. educare, intens. di educĕre «trarre fuori, allevare», comp. di e-1 e ducĕre «trarre, condurre»] (io èduco, tu èduchi, ecc.; ant. o poet. edùco, ecc.). – 1. In generale, promuovere con l’insegnamento e con l’esempio lo sviluppo delle facoltà intellettuali, estetiche, e delle qualità morali di una persona, spec. di giovane età: (........) 2. a. Sviluppare e affinare le attitudini e la sensibilità
(in modo assoluto o dirigendole verso un fine determinato): e. il cuore, la mente, gli affetti, la volontà, l’ingegno, la fantasia, l’immaginazione, il gusto, i sensi;(.....) 3. poet. Allevare, far crescere:
(....) rif: https://www.treccani.it/vocabolario/educare
L’educazione, dice poi Maria Montessori, è tale quando si configura come «aiuto alla vita che si svolge»: non imposizione dall’esterno, ma faro che illumina il cammino
(https://www.uppa.it/educazione/montessori/che-cosa-significa-educare/)
Si, nel mio pensiero continuo ad essere convinta dell'importanza dell'educazione del cane.
E, magari ne riparleremo un'altra volta, anche del training.
Se poi, insieme a questi due ingredienti, riusciremo a creare una relazione di fiducia e rispetto, allora forse avremo un binomio davvero felice, perchè sappiamo bene quanti cani siano perfettamente addestrati, perfettamente educati e... perfettamente
infelici.